Marco Vinceti, Professore ordinario di Igiene generale e applicata presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, tratta la rilevanza dei Big Data in ambito della Salute Pubblica e prevenzione in quanto offrono informazioni utili a capire sviluppo, cause e fattori di rischio, nonché ad agire per definire diagnosi precoci, in casi di malattia ed epidemie.
Il Covid-19 ha permesso di capire meglio come usare i Big Data a livello sanitario. Il loro impiego ha consentito di identificare cause della diffusione e controllare l’evoluzione del virus in contesti sociali anche diversi.
Varie le fonti da cui recuperare mole di dati per effettuare le valutazioni, tra cui i telefoni cellulari e i sistemi satellitari. Il Prof.Vinceti riporta del progetto da lui condotto e finanziato dall’ESA – Agenzia Spaziale Europea – che, durante la pandemia, ha messo a disposizione la propria rete Copernicus gratuitamente e a cui Unimore ha potuto accedere per analizzare ed elaborare dati al fine di controllare i movimenti delle persone e comprendere il valore delle limitazioni alla mobilità per la gestione della pandemia. Gli elementi emersi dal progetto Epico-19 offrono dati necessari alle valutazioni anche del SSN, che può così individuare quali le fonti più utili per gestire e limitare la diffusione di pandemie, anticipare i fenomeni emergenti e nuove patologie.
Fondamentale – evidenzia il professore – per portare a termine elaborazioni e valutazioni di questo genere, è la collaborazione interdisciplinare tra diverse professionalità (sanitarie, tecnologie avanzate, tecnologie satellitari, ingegneristiche, di fisica, tecnologie di gestione dati…).