La Dott.ssa Deborah Mascalzoni, ricercatrice di bioetica presso l’Università di Uppsala in Svezia e presso EURAC Research, auspica che in questo momento di transizione, in cui le politiche e le attività sui bigdata sono in definizione e sviluppo, anche gli aspetti etici vengano trattati in contemporanea.
La raccolta e la gestione dei dati è importante che siano svolti in sicurezza, perché numerosi sono gli elementi che ne possono emergere, potendo provocare anche la stigmatizzazione e la discriminazione di gruppi e di categorie di individui.
Gli impieghi dei dati sono vari, gli obiettivi diversi (ricerca, sviluppo anche tecnologico/AI, commerciali…) e di interesse non solo locale, ma anche internazionale; per questo è fondamentale che venga rispettato il diritto dei pazienti e delle persone di essere informati. A livello biomedico si fa riferimento alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, ad esempio.

BD4H Dr Deborah Mascalzoni – Big Data e dimensione etica, una questione che va oltre la privacy
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